Nnel giorno del XXVII Anniversario delle Stragi di Capaci e Via D'Amelio, il Parlamento Studentesco Territoriale di "A Piccoli Passi" si rivolge al Presidente Mattarella

A piccoli passi: 23 maggio, la lettera alle istituzioni dei ragazzi della Terra dei fuochi

Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,
A SE il Prefetto di Caserta
Alla prof.ssa Maria Falcone

Aversa 23 maggio

Siamo i ragazzi della Terra dei fuochi. Ma ormai i veri fuochi di questa Terra siamo noi. Fuochi che ardono della voglia di vivere la propria vita e di viverla nella propria Terra.

Lo abbiamo detto il 19 febbraio scorso dal Real Sito di Carditello, insediandoci come Parlamento Studentesco Territoriale. Siamo orgogliosi del nostro Parlamento. Siamo più di 100 da venti scuole, aderenti al cammino A PICCOLI PASSI. Quasi 40 componenti, uno per ogni cultura “altra”, sono di origine familiare non italiana e fanno parte di diritto del Parlamento.

Ci stiamo educando, nelle nostre comunità scolastiche, con i nostri insegnanti, con le nostre famiglie a scoprire e vivere la bellezza della nostra Terra, la bellezza del nostro Paese.

Il nostro grande Paese stiamo imparando ad amarlo conoscendone i momenti, in cui il popolo ha saputo affermare la propria dignità, la determinazione a essere libero. Abbiamo ascoltato le parole di Piero Calamandrei sulla nostra Costituzione. Amiamo la nostra Costituzione.

Abbiamo capito che la libertà non è un dono per sempre, va difesa e riguadagnata ogni giorno.

Abbiamo visto nella storia siciliana degli anni ’80 e ’90 la frontiera in cui si è combattuta una battaglia fondamentale per salvare le nostre libertà, per riaffermare la dignità della Nazione.

Quella battaglia è stata vinta grazie all’intelligenza, all’appassionato impegno, al senso dello Stato di uomini a noi ormai cari come persone di famiglia.

Erano in genere uomini del Sud, ma non solo; ricordiamo con tanto affetto e ammirazione Carlo Alberto Dalla Chiesa. E ricordiamo quando il mafioso Buscetta si aprì alla collaborazione con Giovanni Falcone, dicendo che solo allora poteva collaborare, perché finalmente, in quel magistrato, aveva incontrato lo Stato italiano.

Tutto ciò ci è arrivato soprattutto come una storia d’amore. Una storia di cui siamo fieri, che ci dà coraggio e che ci guida.

Abbiamo capito tante cose mettendoci sulle tracce di questi uomini normali e meravigliosi al tempo stesso. Uomini veri, che ci accompagnano nella nostra crescita.

Oggi non capiamo quello che sta accadendo. Una nostra rappresentanza è a Palermo. Al loro rientro non credo che potranno aiutarci a capire. Ci appelliamo al senso di responsabilità di tutti. A tutti chiediamo di riconsiderare la situazione comprendendo quanto per noi è e resterà importante il 23 maggio. Ci sono difficoltà a dialogare, a comprendere le reciproche ragioni? Si faccia uno sforzo, perché davvero non è tollerabile quello che ci arriva.

Noi promettiamo di assumerci maggiori responsabilità per gli anni a venire. A tutti i ragazzi d’Italia chiediamo di guardare le cose con occhi sempre più attenti e con il coraggio di partecipare sempre più attivamente alla storia che si scrive ogni giorno. Quella storia ci appartiene.  La prossima tocca a noi.

Il futuro comincia oggi.

Il Parlamento Studentesco Territoriale del circuito A PICCOLI PASSI
(a cura del Polo della Memoria e della Partecipazione)