L’attuale chiesa parrocchiale di San Giorgio Martire fu costruita nel secolo XVI nel luogo in cui già è attestata l’esistenza di una piccola chiesa nel 1324. Il patrono della parrocchia è San Giorgio, titolo che la chiesa ha avuto sin dall’origine, come è pure attestato dalla santa visita del vescovo Pietro Orsini, compiuta nel 1597. Nel corso del XVIII la chiesa ha subito un rifacimento secondo lo stile tardo barocco del tempo. Il 22 novembre 1800, Don Francesco del Tufo, vescovo di Aversa consacrò l’altare maggiore, eretto nel 1800 per cura del ‘sac. Pascalis Planesilis’, come si legge alla base dell’altare stesso.
La facciata della chiesa è articolata in due moduli sovrapposti sormontati da un timpano. Un ampio basamento in travertino, che inquadra il portale architravato, sostiene due coppie di lesene, visibili nel secondo ordine, con al centro un’edicola con raffigurato San Giorgio che uccide il drago. Il campanile, attiguo alla chiesa e visibile in facciata, è costituito da tre livelli, con cella campanaria e piramide sommitale. All’interno la chiesa si presenta a navata unica con cappelle laterali e presbiterio rettangolare. La navata presenta una copertura piana. Il controsoffitto è costituito da un plafone decorato su malta a base di gesso con motivi geometrici, da cui si scorge l’orditura regolare di un tavolato ligneo, a sua volta inchiodato ad una travatura portante. Il presbiterio è coperto una volta a botte unghiata.