L’attuale chiesa parrocchiale sorse nel 1590 per interessamento del duca Sanchez de Luna d’Aragona. La chiesa ha subito sostanziali modiche nel 1754 e alla fine del secolo XVIII, quando fu adatattata allo stile tardobarocco ed in seguito a quello neoclassico. Nel 1884 fu nuovamente modificata, ampliata e ristrutturata. Fu realizzata la copertura a volta. Fu inoltre consacrata due anni dopo, nel 1886, e dedicata a Sant’Elpidio e al Sacro Cuore di Gesù. Lavori di consolidamento e restauro sono stati eseguiti a seguito del terremoto del 1980, a spese del Provveditorato alle OO. PP. della Campania. La facciata della chiesa fu realizzata nel corso del XIX secolo, seguendo lo stile neoclassico del tempo. Si presenta chiusa ai lati da due torri che fungono da campanile. La facciata è articolata in tre ordini di cui quello terminale è costituito dal timpano triangolare. L’interno presenta una pianta a croce latina, con presbiterio a terminazione rettilinea, e con cappelle laterali. La chiesa presenta una copertura a volta a botte lunettata e cupola centrale. La parte presbiterale è sopraelevata di un gradino rispetto al resto della chiesa ed è separata per mezzo di una balaustra marmorea. Sul fondo è visibile l’antico altare tridentino in marmo, mentre l’attuale mensa liturgica (XIX sec.) è in legno.
L’accesso alla chiesa si presenta ad una quota superiore rispetto al manto stradale, anticipato da una scalinata costituita da sette gradini in piperno; uno scivolo a sinistra facilita l’accesso ai diversamente abili.