La chiesa parrocchiale di Santo Stefano Martire sorse nel corso del XVII secolo, dapprima di più piccole dimensioni. Intorno al 1712 fu riedificata. Interventi di rifacimento si sono registrati nel corso del Settecento ed Ottocento secondo lo stile del tempo. I
Interventi di restauro si sono susseguiti nel corso del XX secolo, in particolare dopo il terremoto dell’80. All’inizio del nuovo Millennio è stato istallato un Dispositivo Anti Umidità.Il campanile della chiesa è visibile in corrispondenza della facciata, ma staccato da essa, sul lato destro. Si presenta di forma rettangolare scandito in tre registri e sormontato dal lanternino.
La facciata della chiesa, ottocentesca, si presenta con il blocco centrale più elevato rispetto ai due laterali e datato di portale maggiore di accesso con decorazioni in stucco, nel primo ordine, di una finestra (pseudo bifora), anch’essa dotata di decorazioni in stucco, nel secondo ordine, e di timpano finale con una piccola apertura circolare centrale. I due blocchi laterali, corrispondenti alle due navate laterali sono provvisti soltanto dei due ingressi laterali con decorazione che ben si armonizza alla parte centrale prospetto. L’interno è a croce latina costituita da tre navate con presbiterio sopraelevato a terminazione centrale curvilinea. Un soffitto piano cassettonato copre la navata principale, vote a vela sormontano le campate della navate laterali, mentre una cupola è impostata all’incrocio del transetto. L’accesso alla chiesa avviene ad una quota superiore rispetto al piano stradale. i tre ingressi, tutti collocati sul prospetto principale, sono anticipati da tre gradini in piperanno e da una cancellata in ferro battuto. La chiesa è provvista di un ampio spazio antistante corrispondente alla piazza cittadina.