5° Anniversario della “Laudato si”: Lettera di mons. Angelo Spinillo

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Carissimi Confratelli,

ci prepariamo a vivere la Solennità dell’Ascensione di Gesù al cielo e nell’animo sentiamo risuonare la Parola che il Signore risorto rivolse ai suoi Apostoli inviandoli in tutto il mondo per annunciare la salvezza e assicurando “Io sono con voi tutti i giorni” (Mt 28,20).

Tradizionalmente, nella solennità dell’Ascensione del Signore, la Chiesa celebra anche la Giornata delle Comunicazioni Sociali, quest’anno è la 54°. L’attenzione ai mezzi ed alle possibilità di comunicazione è propria degli Apostoli e di chi vive la missione di evangelizzare il mondo. La Chiesa ci invita, perciò, ad essere in preghiera ed in meditazione nella consapevolezza che il mondo, e, come dice Papa Francesco, tutti noi “abbiamo bisogno di respirare la verità delle storie buone”

Non possiamo, però, non ricordare che proprio per questa domenica, 24 maggio 2020, era stata annunziata la visita del Santo Padre Francesco ad Acerra, quindi a questa parte della Campania, in occasione del quinto anniversario dell’enciclica Laudato si’. La decisione di venire a celebrare questo anniversario nella nostra terra, in quella che, purtroppo, da tanti è chiamata “terra dei fuochi”, ci era apparsa come un segno di particolare ed affettuosa attenzione del Papa ed anche un suo desiderio di rilanciare concretamente al mondo il messaggio offerto con l’enciclica.

L’epidemia da Covid 19 ha impedito questo incontro e anche, come ricorderete, qualche altro momento che avevamo sperato di poter vivere intorno a questo tema che tanto ci coinvolge. I disagi, però, che abbiamo sperimentato in questo tempo, ci hanno fatto ulteriormente comprendere quanto sia intenso e quanto sia delicato il nostro vivere sulla terra, quanto sia necessario curare un vero dialogo con la terra e con l’universo che ci circonda, e quali conseguenze nefaste ricadono sulla natura e sulle creature quando non si rispetta e non si cura la naturale armonia della vita.

L’enciclica di Papa Francesco non si limita ad affermare un’ecologia dettata dalla semplice paura delle conseguenze dell’inquinamento, ma piuttosto ci invita ad ascoltare ancora la parola del Signore, a maturare la consapevolezza della vocazione, propria degli esseri umani, ad essere “custodi” della casa che Dio ha voluto per i suoi figli e a riconoscere con gratitudine la presenza del Creatore nella multiforme ricchezza della bellezza e della bontà delle sue creature nelle quali risplende il segno della sua volontà e del suo amore per la vita e per tutta l’umanità.

Questo tempo che, speriamo, dopo l’epidemia dovrà aprirsi a nuove modalità di organizzazione sociale, a nuove speranze e a nuove sensibilità nel rapporto con gli altri uomini, con la natura e con la vita, dovrà aiutarci a maturare e a caratterizzarci come umanità, come figli di Dio che rifiutano un sistema produttivo fondato sul profitto e sulla logica dello “scarto”. Il Papa ci dice che «Un’ecologia integrale richiede di dedicare un po’ di tempo per recuperare la serena armonia con il creato, per riflettere sul nostro stile di vita e i nostri ideali, per contemplare il Creatore, che vive tra di noi e in ciò che ci circonda, e la cui presenza “non deve essere costruita, ma scoperta e svelata”» (Ls 225).

Vi invito a ricordare ai fratelli ed alle sorelle delle nostre comunità questo particolare anniversario e a celebrare con gioia, nell’Ascensione del Signore, la nostra vocazione all’eternità, alla pienezza del bene, a vivere con il Signore e con le sue creature un rapporto armonico, di dialogo, di comunione spirituale e di custodia premurosa. Questo è proprio della festa cristiana, della domenica, che, dice ancora Papa Francesco, «… come il sabato ebraico, si offre quale giorno del risanamento delle relazioni dell’essere umano con Dio, con se stessi, con gli altri, con il mondo» (Ls 237).

Nel ringraziare l’Azione Cattolica diocesana e altri gruppi o movimenti che hanno inserito i temi dell’enciclica nel loro percorso di formazione, come segno di adesione alla “Settimana per la Laudato si, 2020”, voluta dal Santo Padre e promossa dal Pontificio Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, vi esorto, insieme con le nostre comunità, ad unirci domenica 24 maggio 2020, ore 12,00 a tutti i credenti che nel mondo reciteranno la preghiera composta per la conclusione di questo momento.

A tutti un fraterno saluto e la benedizione del Signore Nostro Gesù Cristo

 

+ Angelo Spinillo
Vescovo di Aversa