Chiesa di San Sossio

Il Casale di Teverolaccio, situato a circa 500 metri dal centro di Succivo, si compone di una torre, un castello, una chiesetta dedicata a San Sossio e un agglomerato di case, il tutto racchiuso da mura, il cui perimetro è tuttora ben visibile e sulle quali si aprono tre porte di accesso. La torre aragonese costituisce il primitivo nucleo di Teverolaccio, cui successivamente è stato accostato il palazzo ora visibile e la chiesa di San Sossio.
La costruzione della chiesa risale al 1654 su commissione della Famiglia Filomarino di Napoli come dichiarato nell’architrave del portale marmoreo di ingresso. Un piccolo sagrato racchiuso da un basso muretto protegge l’ingresso alla chiesa dalla grande spianata antistante. La facciata con tetto a capanna è semplice e lineare, priva di decorazioni, la impreziosisce il portale in marmo bianco, al di sopra una finestra arcuata. Sulla destra un campanile a vela a doppio fornice. La chiesa è a pianta centrale di forma rettangolare con angoli smussati, che nei pressi del presbiterio ospitano alla destra il pulpito in legno, mentre alla sinistra una delle tre gelosie che consentivano ai nobili proprietari la partecipazione alle celebrazioni liturgiche senza essere visti. Il presbiterio è diviso dall’aula liturgica da un ampio gradino sul quale è stato realizzato l’altare tridentino, ricopre l’intero spazio una soffitto voltato. L’aula liturgica, invece, è coperta da un soffitto piano con decorazioni a lacunari del XX secolo. La pavimentazione in cotto con fascia decorativa in maiolica dipinta del XVIII secolo, fa eccezione la rosa dei venti centrale realizzata nel XX secolo dopo il trafugamento.