L’evento, intitolato “Houn Houn Hin Hin: Aprimi - Accogliere, Proteggere, Integrare”, si è tenuto presso la presso la Chiesa Madonna del Rosario in Gricignano di Aversa

25 giugno, celebrata in diocesi la Giornata del Rifugiato

Giovedì 25 giugno 2020, la diocesi di Aversa ha voluto celebrare la Giornata del Rifugiato, un momento di approfondimento e preghiera che ha rappresentato una tappa di preparazione alla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato in programma il prossimo 27 settembre.

L’evento, intitolato “Houn Houn Hin Hin: Aprimi – Accogliere, Proteggere, Integrare”, si è tenuto presso la presso la Chiesa Madonna del Rosario in Gricignano di Aversa e si è aperto con il Workshop “Conoscere per riconoscerti”.

Il direttore dell’Ufficio Diocesano Migrantes, don Evaristo Rutino, precisa lo scopo dell’iniziativa: “Alla riflessione sulla drammatica condizione in cui si trovano i tanti rifugiati che da anni vivono – e che continuano ad arrivare in cerca di aiuto – nel nostro territorio, deve seguire un impegno concreto affinché vengano riconosciuti i loro diritti e si possano finalmente realizzare le loro speranze: riuscire finalmente ad avere un posto che si chiama casa, intesa come lavoro, scuola, famiglia. In una parola, dignità”.

Oltre a don Rutino, nel corso del workshop sono intervenuti don Carmine Schiavone, direttore della Caritas Diocesana di Aversa; don Antonio Fabozzi, parroco della Madonna del Rosario; Roger Adjicoudé, Responsabile Area Immigrazione della Caritas Diocesana; Mara Vitiello, Presidente SolidArci; Massimo Viggiano, Siproimi Gricignano. Dopo il confronto è stata la volta delle testimonianze dei migranti e rifugiati del territorio, seguite dalla Preghiera Interreligiosa che ha visto la presenza del vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo, e dei rappresentanti delle varie religioni (cattolica, musulmana, greco-cattolica, evangelica). A chiudere la giornata, la Celebrazione Eucaristica e il momento conviviale conclusivo.

Don Evaristo osserva in chiusura come non sia l’affacciarsi sul mercato del lavoro a rendere visibile l’uomo ma, piuttosto, “ il riconoscimento e la tutela dei suoi diritti fondamentali in quanto persona. Per questo motivo c’è bisogno di un concreto e ragionato piano di politiche di inclusione e solidarietà. La nostra chiesa diocesana è da sempre impegnata a favorire sul nostro territorio la cultura dell’accoglienza. In tal senso, costante e sempre viva è l’attenzione dei nostri uffici per l’Ecumenismo e della Caritas, da don Carmine a Roger, fino ai tanti volontari che offrono la loro disponibilità con lodevole spirito di servizio.”

Comunicato Stampa