Nel Seminario Vescovile nasce un suggestivo itinerario storico-artistico volto a valorizzare le testimonianze d'arte e di fede della millenaria Comunità ecclesiale di Aversa

28 novembre: Inaugurazione Seconda Sezione del Museo Diocesano di Aversa – Comunicato

Giovedì 28 novembre 2019 alle ore 17,00, nel Seminario Vescovile in piazza Normanna ad Aversa sarà inaugurata la seconda sezione del Museo Diocesano di Aversa,  ideata e realizzata dall’Ufficio Diocesano dei Beni Culturali di Aversa in collaborazione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento, con il supporto logistico dell’Associazione “In Octabo” di Aversa, e promossa dal Tribunale Napoli Nord e dalla Procura della Repubblica Napoli Nord.

All’inaugurazione interverranno: S.E.R. mons. Stefano Russo, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, S.E.R. mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa; la Dr.  Elisabetta Garzo, Presidente del Tribunale Napoli Nord; il Dr. Francesco Greco, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Napoli Nord; l’arch.  Salvatore Buonomo, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di  Caserta-Benevento; il Dr. Alfonso Golia, Sindaco di Aversa; la prof.ssa Carmela Vargas dell’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli; Mons. Ernesto Rascato, Direttore del Museo Diocesano  e Delegato Regionale Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Campana.

La prima sezione del Museo Diocesano, ospitata nel deambulatorio della Cattedrale, venne  inaugurata  il 4 maggio 2013 dal cardinale Crescenzio Sepe. La realizzazione di una nuova sezione del’istituzione museale rientra nell’ampio ampio progetto di gestione e valorizzazione dei beni culturali della Chiesa normanna, che si è sempre distinta nella tutela e promozione dei beni storico-artistici.

Il complesso monumentale del Seminario aversano (istituito nel 1566), autentico polo culturale ecclesiale con la ricca e funzionante  Biblioteca “Paolo VI”,  rappresenta un magnifico esempio di arte barocca romana realizzata nel regno partenopeo: un grande edificio progettato dall’architetto  Carlo Buratti e realizzato tra il 1715-1730, su commissione del cardinale Innico Caracciolo (vescovo di Aversa dal 1697 al 1730).

Allestita al primo piano del Seminario, l’esposizione museale si articola in quattro sale, oltre la storica Pinacoteca del Seminario, realizzata nel 1967 con opere d’arte provenienti dall’intera diocesi. L’attuale itinerario museale aversano intende offrire ai fedeli e visitatori una  rassegna della ricchezza spirituale e culturale della Chiesa aversana, con espressioni artistiche di livelli di altissima qualità.

 

Esposizione nelle quattro sale della nuova sezione del Museo Diocesano presso il Seminario Vescovile

Nella prima sala viene presentata la tavola bizantina S. Maria Iconavetere di S. Maria a Piazza,  e l’eccezionale  rassegna del pittore quattrocentesco Angiolillo Arcuccio, dipinti su tavola provenienti da chiese della città di Aversa:  Il martirio di San Sebastiano con  Aversa del ‘400 e la Madonna del melograno, provenienti dalla Cattedrale San Paolo, il Trittico della Maddalena, dalla omonima chiesa, e la Madonna delle Grazie e San Giovanni dell’Annunziata; mentre  il Trittico di Santa Maria delle Grazie dell’omonima chiesa di Giugliano un Campania.

Nella seconda sala sono collocate alcuni dipinti rinascimentali provenienti dalla città normanna, come la tavola di San Donato in cattedra  dell’Annunziata, la  Natività della Beata Vergine dalla chiesa di S. Maria a Piazza, e la Pietà dalla chiesa di S. Martella.

Nella terza sala sono offerti alcuni esempi di dipinti barocchi aversani, come S. Antonio e s. Francesco di Paola col Bambino Gesù  la  Santa Marta di Carlo Mercurio , proveniente dalla chiesa di S. Martella; lo Sposalizio della Vergine dalla chiesa di S. Anna al Carminiello.

Nella quarta sala è allestito il ricco patrimonio di opere pittoriche che ornava le cappelle ed il transetto della chiesa aversana di S. Maria degli Angeli, antica sede dell’Arciconfraternita del Gonfalone, edificio di culto chiuso per inagibilità per i danni del Terremoto del 1980; attualmente grazie al  Tribunale di Napoli-Nord è nel piano di recupero strutturale e funzionale.  In questa sala si ammira il capolavoro di Francesco Solimena La Madonna del Gonfalone (a.1710), opera commissionata per l’altare maggiore della chiesa di S. Maria degli Angeli, inoltre Il Matrimonio mistico di S. Caterina d’Alessandria, La Vocazione di S. Matteo, L’arcangelo Raffaele e Tobia,L’angelo ferma l’asina di Balaam, L’angelo che appare a Cornelio, di Giovan Battista Lama  L’Angelo custode, l’Adorazione dei Pastori, la Deposizione di Cristo di  Giuseppe Simonelli.