“Il Regno di Dio non è in un luogo preciso: come i suoi discepoli, Gesù ci manda ad annunziare il Vangelo e, grazie alla potenza dello Spirito, ci è dato di trasformare in momenti di grazia le situazioni del mondo”

Ascensione del Signore 2024, il commento di Mons. Angelo Spinillo

In questa domenica dedicata all’Ascensione del Signore, la parola di Dio ci invita ad essere coloro che contemplano con gioia la pienezza dell’amore di Dio donato al mondo, che è il Cristo Signore.

Il racconto dell’Ascensione, osserva Mons. Angelo Spinillo nello spezzare la parola del 12 maggio 2024, “è come un incoraggiamento a camminare insieme con Gesù. E di fronte all’antica tentazione della ricerca di una stabilità, una tentazione che emerge anche nei discepoli, il Signore chiede invece a loro di essere testimoni della verità in tutte le parti della terra”. Il vero senso del regno di Dio non è individuarlo in un luogo preciso né in una forma stabilita: “Il Cristo Signore manda i suoi discepoli nel mondo ad annunziare il Vangelo, il lieto annuncio: allo stesso modo, noi siamo chiamati ad essere con fiducia annunziatori della vita nuova di figli di Dio. Per mezzo della potenza dello Spirito, il Signore ci permette di vincere gli ostacoli e di trasformare le situazioni della storia del mondo in tempi di grazia e di salvezza”.

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