“Gesù ascende al cielo e ritorna nella pienezza dell'amore del Padre, portando con sé per l’eternità le piaghe della passione e il dono totale della sua vita per noi”

Ascensione del Signore 2025, il commento di Mons. Angelo Spinillo

Ascende il Signore tra canti di gioia: l’Ascensione che celebriamo domenica prossima 1° giugno 2025 è “il momento nel quale Gesù ritorna nella pienezza dell’amore del Padre”.

Quell’eternità, osserva mons. Angelo Spinillo, “lo ha portato ad essere obbediente, a venire sulla terra e a vivere in mezzo a noi”. Ma ogni ritorno è sempre nuovo perché “non c’è un ritorno ad una condizione preesistente: si ritorna sempre portando con sé tutta la ricchezza delle speranze concretizzate, dei dolori, delle esperienze della vita vissuta”.

Gesù, aggiunge il vescovo di Aversa, “porta con sé per l’eternità le piaghe della passione e il dono totale della propria vita per risorgere tutti noi insieme con Lui”.

Ecco, allora, l’esortazione dell’evangelista Luca a tornare a Gerusalemme “per poter vivere in maniera nuova, attendendo lo spirito di Dio nella certezza di essere ricchi della grazia del Signore Gesù, mandati da Lui ad annunziare la sua carità, il suo Vangelo al mondo intero”.

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