Quinta Domenica di Quaresima 2021, il commento di Mons. Spinillo
“È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato: impariamo dal Signore ad essere anche noi quel seme che si perde nella terra per far fiorire una dimensione di vita nuova”
“È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato: impariamo dal Signore ad essere anche noi quel seme che si perde nella terra per far fiorire una dimensione di vita nuova”
“Nella domenica della gioia, siamo invitati a gioire: contempliamo e riconosciamo il dono di grazia che è il Cristo Signore, testimone di verità e liberatore dell’umanità”
“In questo tempo di Quaresima, segnato dalla pandemia e dalla penitenza, riscopriamo il valore autentico del nostro rapporto con Dio, con la vita e con gli altri”
Siamo un popolo che, nutrendosi del sacrificio di Gesù, è chiamato a consacrare la propria esistenza alla carità del Padre verso tutta l’umanità
Nel celebrare la Santissima Trinità, contempliamo il mistero grande della verità della presenza di Dio
Che la nostra sia una comunità che, nella comunione con il Cristo, vive e annunzia la sua presenza di luce e di salvezza per l’umanità
Contempliamo la meta finale del nostro cammino, portati con speranza tra le braccia del Padre
Come i discepoli di Gesù, siamo chiamati ad annunziare al mondo la speranza che abbiamo nel cuore. E San Pietro ci indica come farlo: con dolcezza, rispetto e retta coscienza
Gesù Risorto è via, verità e vita: come i suoi discepoli, anche noi credenti prendiamo esempio dalla sua passione e il suo sacrificio
Nella domenica del buon pastore, preghiamo per le vocazioni e – in questo momento così difficile – facciamo nostra l’esortazione presente nella seconda lettura di Pietro: essere pazienti nella sofferenza